Il Congresso provinciale dei Giovani Democratici di Novara è stato convocato per il 25 di ottobre. Abbiamo già celebrato il Congresso di Circolo, e dopo quello provinciale chiuderemo la nostra fase congressuale con quello regionale.
Manca il nazionale, qualcuno potrebbe dire. Sì, è vero. Purtroppo l’inerzia e l’assenza del nazionale hanno costretto il Piemonte – come già altre regioni – a convocare il Congresso senza una filiera dal nazionale al locale. Questo è indice di un momento di grande difficoltà che l’organizzazione nel suo complesso si trova a dover affrontare.
E le difficoltà non sono solo nella giovanile, lo sappiamo. Il PD ha bisogno di essere ricostruito dalle fondamenta, se vuole essere la sinistra di cui l’Italia ha bisogno. In questo, l’azione di Governo – anche dovesse essere la migliore del mondo – non sarà mai sufficiente. È dai territori, dalle realtà locali, dai legami costruiti con le persone e la società che può cominciare il nostro riscatto.
È anche perché ci sono queste difficoltà che è così importante, da Novara al Piemonte, mettercela tutta per fare la nostra parte.
Ho presentato la mia candidatura a segretario della federazione provinciale dei GD proprio in quest’ottica, onorato dell’affetto e del sostegno dei miei compagni del Circolo di Novara e non solo. C’è bisogno di portare avanti un lavoro determinato e costante, per ricostruire il radicamento territoriale della nostra organizzazione, per avvicinare i più giovani alla politica e costruire con loro un capitolo nuovo della nostra storia.
Nei prossimi giorni ho deciso di condividere alcuni passaggi della mia mozione, per rendere il più possibile trasparente e aperto il progetto che vogliamo intraprendere come giovanile.
Vogliamo migliorare noi stessi, vogliamo cambiare il Partito e vogliamo cambiare il mondo, a partire dal nostro metro quadrato.