Nelle prossime settimane si svolgerà il Congresso provinciale del PD, che porterà all’elezione di un nuovo segretario provinciale dopo una lunga stagione di accordi pasticciati per evitare un Congresso vero, sprecando tempo, energie e risorse umane.
Finalmente ci si potrà confrontare per davvero, apertamente, fra le iscritte e gli iscritti. Come è giusto che sia. Come da troppi anni non abbiamo avuto il coraggio di fare.
Io ho deciso convintamente di sostenere Marco Uboldi.
48 anni, Consigliere comunale di Trecate e Consigliere provinciale, la sua è la proposta che mi ha convinto di più, per almeno due ragioni fondamentali.
La prima è una ragione di metodo: Marco Uboldi ha promesso l’impegno a non paracadutare nessuno, per quanto autorevole, nelle liste di un Circolo che non sia il proprio. Piena rappresentanza dei Circoli: il primo passo per rimetterli al centro dell’azione del Partito, arginando il potere delle correnti. Tutta la candidatura è stata costruita su questo principio di trasparenza e orizzontalità delle scelte, senza gerarchie dettate dall’ampiezza dei mucchietti di tessere a disposizione, ma solo con la forza delle idee e delle proposte, l’autorevolezza della disponibilità e della competenza.
La seconda è una ragione politica: l’impegno di tante e tanti di noi viene dal desiderio di fare la nostra parte per rispondere alle grandi domande del nostro tempo. E le risposte che ci servono sono radicali e dirompenti. Non possiamo più negare il conflitto nella società, serve un nuovo paradigma economico e sociale, serve uno Stato innovatore. Marco Uboldi è il candidato che meglio interpreta – traducendola nella realtà locale, cosa di cui abbiamo più che mai bisogno – questa linea.
Dopodiché ci sono le proposte, che si possono trovare in questo documento aperto che verrà portato nei Circoli. In queste poche righe mi sono soffermato soprattutto sul metodo e sulla politica, perché le soluzioni concrete per rilanciare l’attività del Partito provinciale, in fondo, le conosciamo tutti almeno nei loro tratti fondamentali. Quello che serve è la forza e la capacità di attuarle.
Non sarà una partita facile, senza dubbio. Ma porteremo avanti una linea politica e un metodo nuovi, cose di cui questo Partito ha davvero bisogno. E poi si vedrà. Intanto si prova a gettare un seme.
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